sabato, aprile 29, 2006

A volte il problema maggiore che si incontra nel superare la timidezza è il timore di risultare da subito invadenti nella altrui esistenza. E' bene quindi, per superare questa l'inea d'ombra, agire con gradualità. In questo senso una delle tecniche più bistrattate ma spesso efficaci è quella dei cosiddetti "assaggini".

Gli assaggini

Definizione di assaggini, dalla "Enciclopedia delle furberie: dal casco omologato di marzapane all'autoerotismo in bicicletta ", di Carlo Apparecchiacheèpronto:
Gli assaggini sono dei piccoli oggetti, dei regalini, se volete, che potete di tanto in tanto far rinvenire alla vostra amata fuori dalla finestra, sugli scalini di casa, sul tetto dell'auto, etc.. Tali oggetti fungeranno come da "feticci" della vostra presenza nella sua vita che, in questo modo, non si sentirà invasa dal vostro amoroso impeto.

Qui di seguito ne riportiamo qualche esempio.
Cliccate sul nome dell'assaggino per gustarvi un succulento preview!

1. Buongiorno principessa
Legata ad una cordicella ed appesa nottetempo subito fuori dalla finestra della camera da letto, questa simpaticissima faccia di cartongesso con annessi capelli veri, chiamata amichevolmente "Ommioddioooohhh!!", illuminerà il risveglio del vostro amore. Particolarmente indicato nelle nottate ventose. Chissà che il suo continuo ondeggiare sbattere sulla finestra non possa anticipare la sorpresa!

2. Le ali dell'amore
Cospargere il suo vialetto di casa di ali di pollo crude è il primo, importantissimo passo verso la sua conquista. Si sa che a prenderle per la gola gli uomini si fa sempre centro.. Ebbene, chi ha detto che il trucco non possa riuscire anche con le donne? Nota bene - il massimo dell'effetto si raggiunge collocando le ali di pollo nel suo vialetto in piena estate, magari qualche giorno prima che torni dalle vacanze.

3. Pene d'amor
Parente gastronimico delle ali dell'amore è, per l'appunto, il cosiddetto assaggino "Pene d'amor". La sua preparazione è molto semplice: si tratta di disossare e cuocere un coniglio vivo, cercando di fare in modo che rimanga tale il più possibile. Non tanto per confrerire tenerezza alle sue carni, quanto per puro, sporco sadismo. Cercate di conferire al preparato una forma oblunga, come da foto. Dopo esservi infiltrati in casa sua mentre non c'è, collocatelo poi nel suo frigorifero, ed applicategli un bigliettino con su scritto "alla mia figliolina preferita, mamma". Il tutto deve essere posto su un piatto recante la scritta (del tutto leggibile solo una volta che è stato ultimato il pasto) "Non era da parte di mamma, ed era un pene d'amor.".

4. Sorpresa!
Come tralasciare, in questa sommaria elencazione, il più grande amico dell'innamorato, ossia il sangue finto? Lo potrete usare proprio per uscire allo scoperto, e farvi conoscere da lei. Come? Riempitene un gavettone della grandezza di una testa e copritelo con una parrucca bionda con le trecce. Appostatevi poi dietro una curva cieca e fatelo esplodere sul parabrezzaza della sua auto mentre passa. Poi gettatevi in strada urlando e con le mani tra i capelli. Sarà vostra in un batter d'occhi.

venerdì, aprile 28, 2006

Cosa si può immaginare di più classico e d'effetto di una poesia lasciata scivolare sotto lo stipite della sua porta? Molti di voi tuttavia osserveranno che per andare incontro a cotal romantica esigenza, bisogna essere da parte propria predisposti verso la composizione di versi. Qui di seguito, per questo, abbiamo deciso di raccogliere e commentare un insieme di componimenti inviatici da voi passerotti, sperando di suggerirvi così quelli che possono essere considerati dei modelli, delle tracce di esempio, dalle quali il vostro estro, magari, potrebbe trarre ispirazione.

Traccia#1

Soffuso, ridondante babà
due aggettivi con scarsa attinenza
ed un sostantivo che in verità
poco chiarisce della tua essenza

ma d'altra parte parole accentate
è risaputo tra i sommi poeti
hanno le rime semplificate
e significati assai spesso faceti

tipo totò, pipì o bidet
sincerità kaka o pupù
seggio svitabile pereppeppè
chicchirichì gagà o re artù.

Sei carina e la cosa può essere positiva.

(Questo componimento sicuramente la colpirà estremamente per il vostro estro poetico, così fuori dagli schemi e insieme colmo di significati nascosti. Elencare oggetti comuni come il bidet, la pipì e il seggio svitabile le faranno sentire il calore della quotidianità, probabilmente ogni volta che nella sua vita si troverà a confrontarsi con uno degli oggetti elencati penserà a voi. L'incredibile dolcezza suggerita dal babà, mescolata all'ebrezza che potrebbe causare ingurgiutarne molti, conferiscono un senso di zuccheroso perdimento al componimento tutto. Immancabile, infine, la dichiarazione, non priva di un po' di sdolcinato sentimentalismo, dell'ultimo verso. Complimenti, poeta innamorato!)

giovedì, aprile 27, 2006

10 semplici regole da adoperare in un dialogo per rimanere impressi nella sua memoria:

  1. Bere in continuazione e con una certa disinvoltura da una fiaschetta di acciaio che tenete nella giacca, recante il simbolo di un teschio con le ossa incrociate.
  2. Proferire ai discorsi un andamento simile a quello di un'auto che cambia marcia in continuazione.
  3. Rivolgersi a lei con appellativi incomprensibili, come "pandrocchietta", "sgallimima" o l'inflazionatissimo "estramenza".
  4. Parlarle dandole ostinatamente le spalle.
  5. Durante un discorso sui camion a rimorchio, gettare improvvisamente occhiate terrorizzate alle sue spalle, coprendosi il volto all'occorrenza. Continuare anche quando lei sembra stufa o spazientita.
  6. Tagliarsi la barba, specie se in situazioni estreme come alla guida di un'automobile, in un vagone della metropolitana, o su un cavallino elettrico che ondeggia.
  7. Presentarsi all'appuntamento con lei a bordo di uno shuttle di cartone con le rotelle.
  8. Dare sempre tutto quello che dice per scontato.
  9. Canticchiare motivetti di vostra invenzione e di chiara ispirazione antisemita.
  10. Mentre lei vi parla, caracollare ai suoi piedi e rialzarvi con una certa frequenza.

mercoledì, aprile 26, 2006

E' insito nella natura dei cosiddetti "colpi di fulmine" colpire inaspettatamente. A volte accade in un ristorante, altre volte in un negozio di maniglie, altre ancora nelle moderne sale da ballo, dette "discoteche". Esaminiamo quindi quest'ultimo, curioso caso, in una situazione-tipo. La musica è assordante. L'avete fissata per tutta la serata attraverso le luci vorticosamente intermittenti. In più di un'occasione è sembrato che lei restituisse fugacemente lo sguardo, per poi girarsi a ridacchiare con le sue amiche, scoccandovi infine occhiate di ammirata eccitazione. E' evidente che i nostri consigli sull'abbigliamento hanno funzionato. Il cappello con i lunghi paraorecchie impregnati di vodka ed il vostro portamento ottenuto indossando le scarpe con il tacco in avanti hanno sicuramente attirato la sua attenzione. Qualora ciò non bastasse, comunque, ricorrete alla vostra fedele macchina pinzatrice per appuntare sulla pelle nuda del vostro torace tutto ciò che vi capita a portata di mano, dando precedenza, come al solito, agli oggetti che luccicano. Vi manca, a questo punto, solo il coraggio di fare la vostra mossa. Allora, avanti! Siamo qui per questo! Senza distogliere lo sguardo da un punto imprecisato della sua fronte, avanzate nella folla, con gli occhi sbarrati ed un'aria molto determinata. Increspate le vostre labbra in un sorriso divertito, ed emettete dei lamenti strazianti muovendole il meno possibile.
Quando siete giunti ad un palmo dal suo viso, tenete lo sguardo fisso sulla sua fronte, e strascicate parole senza senso, quasi urlando. Badate bene: in questa fase la sua attenzione è direttamente proporzionale alla quantità di sudore che vi avvolge. Quando lei, incuriosita dalle vostre parole volutamente incomprensibili (volutamente.. anche se lei non lo sa! dato che voi parlate intenzionalmente in maniera incomprensibile, così che lei pensi di non capirvi, quando in realtà non sapete nemmeno voi cosa state dicendo! hehe), tenderà il collo verso di voi, colma di educata bramosia, per ascoltare cosa avete da dirle, raccogliete tutte le vostre forze e canalizzatele nell'urlo più intenso ed agghiacciante che riuscirete ad immaginare. Accompagnare il grido con una'abbondante salivazione aggiungerà pathos e quindi fascino alla scena. A quel punto la ragazza che occhieggiava con voi da una parte all'altra della luminosa sala penderà dalle vostre labbra.
La situazione è la seguente: la vostra donna è seduta al tavolo di un locale con il suo attuale ragazzo (reprimi la rabbia, passerotto! arriverà il tuo momento!), a te piace da impazzire, ma non vorresti mai mancar loro di rispetto, rischieresti di ferirla. Estrai dunque con gentilezza il tomahawk dalla tasca interna del tuo cappotto e scaglialo in direzione della nuca del ragazzo. Se ti sei allenato abbastanza con i cani e i bambini del vicinato come consigliato non dovresti sbagliare. Un avvertimento: dato che ci teniamo che tutto vada bene, non vogliamo che tu ti trovi di fronte a problemi inaspettati. Per questo ti informiamo che durante le fasi di simulazione della presente tecnica, in taluni particolari casi, il lancio ha finito per creare qualche disappunto tra gli altri avventori del locale. In tal caso, è bene non farsi cogliere dal panico.Fai finta di nulla e fischiettando vai al tavolo, preleva il corpo e trascinalo nella toilette, ma non prima di esserti lavato volto e mani con quanto fuoriesce dal suo cranio (mostrerai così di rispettare la sua intelligenza, cosa che fa sempre colpo sulle ragazze). Trascinalo senza smettere di fischiettare: se c'è chiasso, canta ad alta voce "lalalala" cercando di sovrastare il rumore. Dopodichè scarica il corpo nel bagno,esci e con aria trafelata urla "Hei! qualcuno si è sentito male qui! c'è un medico in sala?". Scommettiamo che il primo sguardo che rincorrerà il vostro nel locale, sarà quello colmo di ammirazione di lei?
Il vostro obiettivo si trova a pochi metri da voi. Siete già in preda alle palpitazioni, ma se avete seguito ogni consiglio e se vi siete equipaggiati come vi abbiamo consigliato in precedenza, ragazzi, non c' nulla da temere! Mi raccomando, seguite quanto riportato di seguito e memorizzate attentamente ogni mossa:
Avvicinatevi con passo felpato. Avete riempito le vostre scarpe di rane vive e di pastura, quindi lei, anche se di spalle, NON potrà non notare il vostro avvicinamento! Quando ormai pochi metri vi dividono da lei accelerate il passo e mimate un terzo tempo da basket, compiendo una piroetta nel salto finale e atterrando con un arresto davanti alla sua faccia presumibilmente sbalordita da tanta agilità. Approfittate di questo momento di stupore per prenderle la mano e dirigerla verso le vostre mutande (che avete rubato ad un barbone in fiamme, ricordate?). Le farete quindi spingere il pulsante "play" del walkman che avete precedentemente legato con dei baffi di gnomo al vostro pene in semierezione (attenzione!!! è importante che lei spinga il pulsante play! uno sbaglio potrebbe inficiare l'effetto dell'intera missione!). Il mangianastri così comincerà a recitare quanto avete impresso sulla cassetta a casa vostra: "Mi piaci, assomigli a mia madre." e poi, con voce flautata " Mi attizzi, mamma. Ti posso chiamare mamma?", il tutto ripetuto decine di volte, a velocità crescente. Nel contempo cominciate a saltare con la sua mano nelle mutande, urlando "lo vuoi un fiore? lo vuoi un fiore?". Dopo un trenta secondi di saltelli, calmatevi, prendete la lametta che avete appuntato al vostro orecchio destro e cominciate a tagliarvi la pelle in corrispondenza del tatuaggio a forma di rosa che vi siate fatti a casa artigianalmente con un ago da cucito, ubriachi di rum. Durante l'operazione potete gridare "ecco il fiore! ecco il fiore!", ma la cosa è facoltativa, seguite il vostro istinto. Dopo aver fatto questo, siete pronti per il momento cruciale: la dichiarazione. Ormai lei sarà pronta, le sue orecchie attente a quello che state per dirle. Fatevi coraggio, non bisogna vergognarsi di esprimere i propri sentimenti! La forma della dichiarazione la lasciamo alla vostra discrezione, tuttavia questa dovrà comprendere al suo interno, e con attinenza logica, le seguenti espressioni: "barrito tutto speciale", "aeronave del cazzo che ti si porta" e "ti rispetto molto". Quest' ultima intercambiabile con "AAAAAaaaaaaaaaaaaaaagggghhhhhh togli i tuoi artigli dal mio cervello, demone della foresta!". L'effetto è assicurato.