lunedì, giugno 19, 2006

Bentornati sulla pagina più utile del web!

In questi ultimi tempi, per venire incontro alle vostre necessità diciamo"stagionali", il nostro team di ricerca si è messo al lavoro in un campo quantomai scottante: l'abbordaggio nei paesi esteri. Muovendosi alla ricerca di costanti che permettessero di costutuire una serie di linee guida all'interno di tale argomento, l'equipe di scienziati è riuscita a suddividere le varie tecniche in base alle aree geografiche. Qui di seguito riportiamo le più comuni.

1. ZAIRE

Questa pittoresca meta del turismo mondiale è rinomata, più che per l'ottima birra al pomodoro che vi viene prodotta, per l'incredibile densità di bellezze che la popola. Fondamentale, nell'approcciarsi con la popolazione locale, è dimostrare un grande rispetto nei confronti della loro religione. Continuamentre bisogna far riferimento alle loro numerose divinità, e sempre con molta attenzione, dimostrando reverenza ed ammirazione. Di seguito riportiamo le 4 più importanti:


Gunther, il dio della fertilità, è uno dei più adorati. I festeggiamenti in suo onore si protraggono per minuti interi, ogni mercoledì verso le sei.




Astharus, dio delle battaglie e del sangue raggrumato nel naso, temuto e riverito soprattutto dagli anziani, che hanno memoria della guerra e terrore dei fiocchi.




Gugghinatt, che nella nostra cultura assomiglia vagamente ad un frisbee di Hulk, è il dio del dormire a bocca a perta.




Hollè, divinità controversa, che alcuni assimilano alla morte, alcuni alla sazietà, altri ancora ai giochi da villano, riscuote una certa popolarità presso i giovani zairesi, che ne calzano riproduzioni fedeli ai piedi.




Insomma, è importante che quando incontrate una giovane zairese non offendiate in alcun modo il suo Olimpo. Per il resto, applicando le regole che viabbiamo precedentemente insegnato, il successo dovrebbe esservi assicurato.

2. SPINACETO

La seconda meta del piacere che oggi sarà trattata è, per l'appunto, Spinaceto, un quartiere periferico della Capitale. E' importante, prima di addentrarsi in una landa del genere, premunirsi dei vaccini adeguati. Il nostro team è stato decimato da un'epidemia di Efilizionia, una tremenda malattia del sistema nervoso che induce all'immediata e fedelissima imitazione del falco reale. La malattia di persè non uccide, è anzi spesso motivo di grandi risate in piazza. Ma non quando sta sfilando un corteo di cacciatori miopi nervosissimi. La popolazione locale è caratterizzarta da un forte attaccamento verso lo sport, dimostrarvi amanti dell'attività fisica farà schizzare in alto la vostra stima presso le ragazze del luogo. Sudare in maniera copiosa ed inspiegabile, aggiustarsi continuamente il sospensorio con calma e dedizione estraniandovi per qualche secondo dalla conversazione ed esultare di tanto in tanto in preda ad un'irrefrenabile gioia cercando con lo sguardo intorno a voi un consenso ed un entusiasmo ovviamente assenti sono decisamente le cose da fare, a Spinaceto.

3. IL VOSTRO SGABUZZINO, ANZI NO, CASA DI NONNA AL MARE, VA'
Quale meta più esotica può esistere al mondo, che non sia casa di vostra nonna al mare? Numerosissime. Tuttavia in questo luogo parleremo di quello. I nostri esperti di case di anziani presso località balneari hanno constatato un fatto che ha dell'incredibile: una costante comportamentale delle ragazze intorno alle case delle nonne al mare. Probabilmente gli effluvi della minestra in pieno agosto o del sudore octuagenario che si sprigiona durante il sonno del primo pomeriggio creano intorno all'abitazione un microclima che induce la popolazione femminile a seguire delle costanti innegabili. Un innato terrore nei confronti dei fiocchi d'avena (e come non ricollegare a questo il terrore dei fiocchi così diffuso nella popolazione ultrasettantenne zairese?) e la passione per giochi come backgammon, monopoli e strega di mezzanotte caratterizzano quindi una popolazione femminile che, conosciute queste semplici regole, è morbida cera da plasmare nelle vostre mani vogliose e sudaticcie. Una volta adocchiato il vostro obiettivo, avvicinatevi a lei con fare disinvolto ed una busta di carta da spesa colorata di arancione pronta nelle mani, che all'occorrenza avete celato dietro la schiena. Una volta giunti alle sue spalle gettate la busta, che in effetti è del tutto inutile, urlatele nell'orecchio "ATTENTA CAZZO!" e poi di fronte alla sua faccia terrorizzata esibitevi nella danza rituale di accoppiamento riportata di seguito:
L'effetto è assicurato. Ricordatevi che durante tutta l'esibizione è vivamente consigliato un continuo borbottare, da interrompere solo nel punto 10, che dura un paio d'ore, durante le quali dovete sembrare veramente morto, e trattenere il respiro.

Presto aggiungeremo nuove mete a questo provvisorio elenco! Si accettano a questo proposito segnalazioni da parte vostra.. presto passerotti, le vacanze si avvicinano! Non vi vorrete trovare nel mezzo del deserto dei gobi senza sapere come approcciare le cubiste che lo affollano!

lunedì, giugno 12, 2006

Benvenuti nell'angolo della posta!
In queste ultime settimane sono stato sommerso da valanghe di lettere, telegrammi, e-mail, raccomandate e qualche biglietto pieno di polvere bianca che mi ha costretto a licenziare 5 segretarie per decesso. Grazie, grazie, amici, per aver reso questa avventura così emozionante, grazie per il sostegno che ci date, senza di voi davvero non ci sarebbe niente di tutto questo. Un ringraziamento particolare a Lucola di Teramo, che ci scrive che si sente solo da quando il suo gattino Pepè è finito sotto una macchina l'anno scorso. L'auto ha cercato di avvisarlo con due colpi di clacson, ma il povero animaletto si è voltato verso di lei, sentendosi chiamato per nome. E come non dare un grosso abbraccio anche a quei simpaticissimi bricconcelli dei fratelli Voltigiani, di Roma in Canada, che ci pregano di pubblicare questa bellissima poesia d'amore inventata (pensate un pò!) con l'aiuto del loro psicologo :

Quante dita
nella mano ,
quanti peli
il deretano,
io li stacco, meraviglia,
e li scambio con le ciglia
poi ti faccio uno,,, scherzetto
e la faccio dentro al letto
dentro il letto il clima è mite
e comunque ho l'epatite.

E' impressionante perchè proprio in questi mesi i nostri esperti erano al lavoro sullo studio della metrica, ed erano vicini all'invenzione di qualcosa di molto simile alla tripla virgola! Prodigi dell'ispirazione.

Ma passiamo con disinvoltura ed un pizzico di emozione alla missiva che è arrivata in redazione qualche tempo fa, inviata da Antolla, uno dei nostri passerotti più affezionati:

"Ho provato ad attuare una tattica simile a quella, da te descritta, di nascondersi sotto la sabbia e poi spuntar fuori sul più bello. Ve la racconto, a dimostrazione che è attuabile ma non tanto redditizia.

Location: Roma, circa 7 anni fa, a casa di inseparabili amici/colleghi dell'università.

Problema: Arrivano di soppiatto tre conoscenti (due ragazze ed un ragazzo) dell'amico-padrone di casa. Come stupirli?

Soluzione: Antolla si nasconde nell'armadio e al segnale concordato esce fuori e si inventa qualcosa (tipo la parodia di Rambo o un orgasmo di pecore).

Aggiudicato.
Mi nascondo nell'armadio, portando con me una bottiglia di vino rosso quale fonte di ispirazione.
Passano i minuti, i tipi si presentano, parlano di tutto un pò e i miei amici/colleghi, in preda ai fumi del fumo, nonchè visibilmente scossi dalla bellezza delle ospiti, si dimenticano del tutto di me e del segnale concordato.
Io inizio a sudare e divento un pò rosso in the face, per una strana forma esotica di claustrofobia.
Dopo 20 minuti di clausura, decido che è arrivato il momento. Apro l'anta ed entro in stanza. Ovviamente attiro subito l'attenzione: una di loro gridacchia, pure.
Poi, qualche secondo di silenzio, tutti (me compreso) sbigottiti per la sorpresa e/o il ricordo dell' "ecco dove cazzo era finito", ed io esclamo: "Ragazzi, in cantina c'è un casino infernale, ho trovato solo questa bottiglia che non è un granchè... Piacere, sono il sommelier di casa..." (Lo so, avrei potuto fare finta di essere l'uomo nero e massacrarli tutti. Ma sono buono e, poi, l'ergastolo non mi andava).

Finale: Le tipe non hanno fatto altro che concentrare la loro attenzione su questo strano sommelier dal viso paonazzo, fino a che non se ne sono andate.
Ottimo direte voi. Però...
Però erano anche convinte che, nell'armadio, ci fosse davvero la cantina. Certo, una cantina in stile Luigi XIV, ma sempre una cantina.
Alchè, abbassandomi i pantaloni, ho proposto un'orgia, che ci stava tutta.
Hanno rifiutato, e l'odore non era dei migliori.
Se ne sono andate dopo pochi minuti.
Dopo, non le ho mai più viste.

Zumbi, dove ho sbagliato? Ho detto che il vino non era un granchè?

Antolla."

Caro Antolla, beh che dire? Sei un nostro antesignano, qualsiasi cosa significhi. E' difficile in tutto questo individuare con precisione il tuo errore. Additare l'assenza di costumi da drago e stendini in fiamme all'interno della vicenda sarebbe troppo, troppo facile, quindi siamo spronati a ricercare la falla altrove. Probabilmente pronunciare malissimo la parola "sommelier" e parlare alternando grida a sussurri ti avrebbe fatto guadagnare punti con le ragazze.. vero è, però, che la mossa finale dei calzoni calati avrebbe dovuto riparare a qualsiasi negligenza compiuta. Insomma, è evidente che la colpa non è tanto tua, o nella tecnica, quanto nell'inettitudine delle ragazze in questione. Tuttavia, la prossima volta che ti troverai in una situazione del genere e fallirai, pensaci due volte prima di incolparci. Per questa volta passi, ma sappi che le scimmie alate sono qui, pronte ed affamate.

Di seguito, a questo proposito,

5 regole da adottare quando ci viene presentata una ragazza carina da un amico.

  1. Pronunciare il proprio nome associandolo ad epiteti scandalosi, e fare la stessa cosa non appena giunti a conoscenza del suo. Una frase tipo potrebbe essere "Piacere, Enrico lo strizzatette" "Piacere, Giulia" "Ah, Giulia la sbrodolona?"
  2. Mentre vi presentate tenete un dito in febbrile ricerca nel vostro naso, fino a procurarvi una copiosa epistassi.
  3. Tenete gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso sul suo seno durante tutta la presentazione. Fate sì che pian piano la vostra espressione passi da stupore a raccapriccio. Mormorate a quel punto una serie di malattie.
  4. Fate il solito gioco di ritirare la mano e passarvela tra i capelli esclamando "paassa in uffiiicio!". Poi sentitevi in colpa e scusatevi ininterrottamente fino alla fine della giornata.
  5. Non appena lei vi ha porto la sua mano, stringetela e, a costo di cominciare una colluttazione, cercate di infilarla tutta in bocca e spingerla giù fino a provocarvi il rigetto.

sabato, giugno 03, 2006

Guida per la spiaggia

L'estate si avvicina, e con essa si fanno attuali i soliti problemi di tutti voi passerotti. Chi ha quei fastidiosi chili in più e teme la cosiddetta prova costume, chi non ha un filo di torace, chi ha paura della sabbia, chi quelle fastidiose escrescenze sulla schiena che secernono appiccicume sull'asciugamano. Come fare per aggirare tutti questi ostacoli in così poco tempo? Molti diranno che non si può, e in realtà sono abbastanza vicini alla ragione.

Ma loro non fanno parte del team del Manuale del Rimorchio.

Una equipe di nostri esperti (nella foto, da sinistra a destra: Roberco, Federinzio e Buglio. Buglio subito dopo lo scatto si è reso improvvisamente conto di non avere più alcuna stima di sè) ha esaminato la problematica sotto ogni angolazione, ed hanno redatto una piccola ma utilissima guida per la spiaggia.

Prima di tutto, l'abbigliamento. Il costume può dimostrarsi sin dall'inizio la carta vincente in alcune situazioni. Le tipologie consigliate sono fondamentalmente tre:
  1. A due pezzi: Acquista fascino allorchè i due pezzi vengano indossati al contrario, qualsiasi accezione si voglia dare alla parola "contrario". Attenzione però ai tanga, che potrebbero irritare il vostro zizì o peggio soffocarlo con il cosiddetto "effetto impiccagione". Indossarlo vi farà sentire da subito più vicini alle problematiche femminili. Qualora vedeste delle persone che con aria affannata si dirigono verso di voi correndo taser alla mano è evidente che vogliono complimetarsi con voi. Lo potete desumere anche dal fatto che i loro vestiti recano la scritta "Buoncostume".
  2. Da bigfoot: in qualsiasi negozio di carnevale potrete trovare questo delizioso costume completo di pelliccia e grandi piedoni. Ha l'evidente scopo di mascherare con una certa classe alcuni dei difetti ai quali abbiamo accennato prima. Le temperature folli che si possono raggiungere all'interno del costuime inoltre possono avere un triplice effetto benefico: farvi sudare come un tricheco in una chiesa in fiamme e quindi perdere velocemente qualche chilogrammo; provocarvi allucinazioni con le quali sconfiggere il senso di solitudine che tale abbigliamento può arrecare; stordirvi quel tanto che basta per perdere ogni inibizione. Gridare aiuto implorando pietà vi verrà incredibilmente naturale.
  3. Trasparente: questo è sicuramente uno dei più consigliati, è difficile trovarlo sul mercato, ma basta una pellicola di cellophan e un pò di fantasia per fare la magia. Da indossare in colmpleta disinvoltura. Consiglio da espertone: una volta indossato, cercate di trovare ogni scusa per piegarvi allargando le gambe. In caso di persone che accorono verso di voi, vedete il caso del costume a due pezzi.
Una volta che il problema costume è stato risolto, dovete scegliere per bene una modalità di comportamento adeguata. Mettiamo il caso che vi vogliate aggregare ad un gruppo di simpaticoni, frequentato magari da colei che vi fa battere il cuore, che fino a quel momento vi ha impietosamente scansato. Prima di tutto, osservateli a distanza, e studiate le loro abitudini: dove si radunano di solito, quali giochi fanno in acqua, dove vanno a fare i bisogni. Le modalità di approccio sono molteplici.
  1. Potete, una volta individuato l'appezzamento di spiaggia che di solito occupano, nascondervi completamente nella sabbia e attendere che si radunino intorno a voi. Portate con voi un barattolo vuoto. Dopo una mezz'oretta che tutti sono arrivati, nel bel mezzo di un loro discorso, alzatevi a sedere di scatto, e chiedete alla persona più vicina a voi se riesce ad aprire il vostro barattolo. Per giustificare un gesto così peculiare spiegate che nel barattolo tenete l'ultimo respiro di vostra madre.
  2. Un'altra modalità di approccio è quella della cosiddetta "simpatia contagiosa". Mentre loro stanno giocando che so, a frisbee nell'acqua, voi avvicinatevi e cominciate a bersagliare la testa di una delle ragazze con delle forti pallonate. Fatelo sorridendo, ma chiedete comunque scusa ogni volta.
  3. Mentre strimpellano Battisti avvicinatevi di soppiatto al loro fuocherello e spegnetelo orinandoci sopra, mormorando una cantilena che dice "questo lo faccio per gli alpini, abbiate rispetto, abbiate rispetto". Dopodiche sedetevi i mezzo a loro e, mano alla tempia, oscillate come solo voi sapete fare.
  4. Comperate un quarto di bue ed alcune frattaglie, e scagliatele improvvisamente in mezzo al loro circolo. Poi avvicinatevi e lemantatevi del fatto che si siano insabbiate tutte, accusandoli dell'accaduto.
Insomma ragazzi, una veloce infarinatura sulle modalità di comportamento da assumere ve l'abbiamo fornita, seguiranno approfondimenti su alcuni aspetti più particolari ed avanzati del problema "spiaggia", e risposte alle vostre domande più frequenti, come ad esempio quanti e quali granelli di sabbia ci sono di media in una spiaggetta carina, cosa bisogna fare nel caso in cui lei si dimostri interessata più alle cicche di sigarette spente nella sabbia che a voi, o se è giusto eticamente fingersi un calamaro gigante arenato.