lunedì, luglio 31, 2006

Rieccoci di nuovo su queste pagine, dopo una lunga attesa. Molti di voi ci hanno chiesto il perchè di questa lunga assenza, accusandoci a volte di trascuratezza nei vostri confronti. A queste persone vorremmo chiedere innanzitutto di inviarci il loro recapito preciso e una lista delle 10 cose a cui tengono di più nella vita, e che mai e poi mai vorrebbero vedere distrutte, incenerite o morte.

Di seguito poi ci terremmo a precisare che questo lungo silenzio non è dovuto ad una nostra presunta negligenza, o a disinteresse. In queste settimane infatti il nostro team ha ricevuto il primo ingaggio ufficiale della sua storia!


Un magnate delle acciughe ci ha inviato la seguente missiva. Modificheremo le parti del testo che possano permettervi di risalire alla sua identità, per motivi chiaramente professionali.

Salve, sono Omar Hansenofulos (ma può anche darsi che non mi chiami così).
Il mio problema con il gentil sesso ha raggiunto dei livelli inaccettabili, non riesco a relazionarmi con le ragazze, vengo investito da un soffocante senso di inadeguatezza ogni volta che ne vedo una leggermenete carina. Ho tentato di seguire i vostri consigli, mi sono documentato leggendo ogni testo esistente che trattasse il problema. Ho letto "Piccolina tu mi turbi. A quando il mas-?" di John Figaccione, "Un indecifrabile collage astratto di consigli, spesso inutili, a volte anche dannosi" di David Fuffù, "134 frasi per ottenere dell'ottimo mais tostato, e a volte il suo rispetto" di Giovanni Buttalaincaciara
e "Tecniche per inserire con pertinenza in qualsiasi conversazione il concetto che la raccolta differenziata è inutile perchè tanto poi i camion della spazzatura mischiano tutto." di Trevor Girella. Nessuno di questi testi mi ha aiutato. Le mie conversazione tipo, quelle poche volte che riesco a vincere l'imbarazzo, sono più o meno cose del genere:

Omar (ossia io, ma forse non è il mio vero nome) - "Salve"
Ragazza - "E tu chi cazzo sei? Mioddio fai cagare!"
O - "Eh! che ci vuoi fare. Come ti chiami?"
R - "pfffffft!!" (spray urticante negli occhi, comincio a lacrimare, gli occhi bruciano. Il resto della conversazione si svolge tra me e uno sgabello vuoto, non mi rendo conto he lei se n'è andata via. La mattina dopo, al mio risveglio avverto un dolore fortissimo all'inguine, sul cuscino accanto al mio uno sgabello da bar scheggiato mi ammicca fumando)

oppure

Omar - "Sai, ti ho vista dall'altra parte del locale, e ti trovo carina"
Ragazza - "Oh, beh, grazie"
O - "prego"
R - "..."
O - "No davvero, prego, sono religioso"
R - "haha"
O - "non è una battuta, puttana carina"
R - "scusa che hai detto?"
O - "sei sorda o che?"
R - "ma vai a fare in culo, stronzo!"
O - "mi lasci il numero, testa di cazzo?"

o anche

Omar - "Heilà. Ti piacciono le bestemmie?"
Ragazza - "Scusa?"
O - "Il mio ghepardo ha caldo"
R - ".. cosa?"
O - "Ti stanno bene questi occhiali."
R - "Oh beh grazie, ma io non indosso occh.."
O - "scusa se ti interrompo, ma devo dire assolutamente una parola buffa. Masaccio."
(di seguito a questo punto la ragazza comincia a parlare con me, a volte per ore, solo che poi diventiamo troppo amici.)

Insomma, avrete capito che il mio problema è arrivato a livelli critici. Ho 35 anni, ancora non ho una ragazza, e ho paura di dover passare la mia vita da solo. O al massimo con uno sgabello da bar. Per fortuna almeno economicamente non me la passo troppo male, quindi vorrei chiedervi se fosse possibile ingaggiare tutto il vostro team per togliermi da questa situazione onestamente insostenibile. Vi ospiterò nella mia villa per un mese, e, spesati in tutto e per tutto, mi osserverete e mi studierete fino anche capirete qual'è il mio problema. Abito a Riffa City, nel'Ontario del nord, a Fugaccino Road, 45bis (o 46bis? chissà!).

Distinti saluti,
Omar (?).


Recatici tempestivamente da Omar abbiamo intrapreso una delle imprese più dure che il nostro team si sia mai trovato ad affrontare. Omar è una delle persone più insulse ed impacciate sulla faccia della terra, e al termine del mese passato in sua compagnia abbiamo capito che questo era il suo problema, e gliel'abbiamo detto. Con un piglio altamente professionale, mentre dormiva gli abbiamo lasciato un biglietto sul cuscino, che diceva:

"Omar, fai ride i polli. Sei proprio ridicolo. Ma non sai quanto. Guarda, il metodo per migliorare la qualità della tua vita non posso dirti qual'è per problemi di tipo legale, ma insomma, ti dico solo di cercare di riuscire lì dove Gino Paoli ha fallito. E non parlo della musica."

Dopo di che abbiamo lasciato la villa, ubriachi.

Al ritorno da questa esperienza professionale che non potevamo far a meno di condividere con tutti voi, ci congediamo lasciandovi con la classifica de

Le migliori 5 frasi da approccio:

  • "Hei. La mente umana è incredibile, sai? Guarda cosa ti faccio con solo due parole sconnesse. "Cannuccia" e "diarrea". Eh?".
  • "Ti propongo uno scambio equo. Birra e vagina."
  • "Che ci fa una come te in un locale rispettabile e pulito come questo?"
  • "Stanotte ho sognato di incontrare proprio te, proprio in questo bar. Ma tu eri un generale nazista, il bar era un furgone rosa e finivamo per fare sesso con un serpente."
  • "Tuo padre è un ladro, perchè ha rubato due stelle al firmamento e ci ha fatto i tuoi occhi. Traffico d'organi interplanetario, è fottuto. Ti volevo solo avvertire."
A presto!