lunedì, giugno 12, 2006

Benvenuti nell'angolo della posta!
In queste ultime settimane sono stato sommerso da valanghe di lettere, telegrammi, e-mail, raccomandate e qualche biglietto pieno di polvere bianca che mi ha costretto a licenziare 5 segretarie per decesso. Grazie, grazie, amici, per aver reso questa avventura così emozionante, grazie per il sostegno che ci date, senza di voi davvero non ci sarebbe niente di tutto questo. Un ringraziamento particolare a Lucola di Teramo, che ci scrive che si sente solo da quando il suo gattino Pepè è finito sotto una macchina l'anno scorso. L'auto ha cercato di avvisarlo con due colpi di clacson, ma il povero animaletto si è voltato verso di lei, sentendosi chiamato per nome. E come non dare un grosso abbraccio anche a quei simpaticissimi bricconcelli dei fratelli Voltigiani, di Roma in Canada, che ci pregano di pubblicare questa bellissima poesia d'amore inventata (pensate un pò!) con l'aiuto del loro psicologo :

Quante dita
nella mano ,
quanti peli
il deretano,
io li stacco, meraviglia,
e li scambio con le ciglia
poi ti faccio uno,,, scherzetto
e la faccio dentro al letto
dentro il letto il clima è mite
e comunque ho l'epatite.

E' impressionante perchè proprio in questi mesi i nostri esperti erano al lavoro sullo studio della metrica, ed erano vicini all'invenzione di qualcosa di molto simile alla tripla virgola! Prodigi dell'ispirazione.

Ma passiamo con disinvoltura ed un pizzico di emozione alla missiva che è arrivata in redazione qualche tempo fa, inviata da Antolla, uno dei nostri passerotti più affezionati:

"Ho provato ad attuare una tattica simile a quella, da te descritta, di nascondersi sotto la sabbia e poi spuntar fuori sul più bello. Ve la racconto, a dimostrazione che è attuabile ma non tanto redditizia.

Location: Roma, circa 7 anni fa, a casa di inseparabili amici/colleghi dell'università.

Problema: Arrivano di soppiatto tre conoscenti (due ragazze ed un ragazzo) dell'amico-padrone di casa. Come stupirli?

Soluzione: Antolla si nasconde nell'armadio e al segnale concordato esce fuori e si inventa qualcosa (tipo la parodia di Rambo o un orgasmo di pecore).

Aggiudicato.
Mi nascondo nell'armadio, portando con me una bottiglia di vino rosso quale fonte di ispirazione.
Passano i minuti, i tipi si presentano, parlano di tutto un pò e i miei amici/colleghi, in preda ai fumi del fumo, nonchè visibilmente scossi dalla bellezza delle ospiti, si dimenticano del tutto di me e del segnale concordato.
Io inizio a sudare e divento un pò rosso in the face, per una strana forma esotica di claustrofobia.
Dopo 20 minuti di clausura, decido che è arrivato il momento. Apro l'anta ed entro in stanza. Ovviamente attiro subito l'attenzione: una di loro gridacchia, pure.
Poi, qualche secondo di silenzio, tutti (me compreso) sbigottiti per la sorpresa e/o il ricordo dell' "ecco dove cazzo era finito", ed io esclamo: "Ragazzi, in cantina c'è un casino infernale, ho trovato solo questa bottiglia che non è un granchè... Piacere, sono il sommelier di casa..." (Lo so, avrei potuto fare finta di essere l'uomo nero e massacrarli tutti. Ma sono buono e, poi, l'ergastolo non mi andava).

Finale: Le tipe non hanno fatto altro che concentrare la loro attenzione su questo strano sommelier dal viso paonazzo, fino a che non se ne sono andate.
Ottimo direte voi. Però...
Però erano anche convinte che, nell'armadio, ci fosse davvero la cantina. Certo, una cantina in stile Luigi XIV, ma sempre una cantina.
Alchè, abbassandomi i pantaloni, ho proposto un'orgia, che ci stava tutta.
Hanno rifiutato, e l'odore non era dei migliori.
Se ne sono andate dopo pochi minuti.
Dopo, non le ho mai più viste.

Zumbi, dove ho sbagliato? Ho detto che il vino non era un granchè?

Antolla."

Caro Antolla, beh che dire? Sei un nostro antesignano, qualsiasi cosa significhi. E' difficile in tutto questo individuare con precisione il tuo errore. Additare l'assenza di costumi da drago e stendini in fiamme all'interno della vicenda sarebbe troppo, troppo facile, quindi siamo spronati a ricercare la falla altrove. Probabilmente pronunciare malissimo la parola "sommelier" e parlare alternando grida a sussurri ti avrebbe fatto guadagnare punti con le ragazze.. vero è, però, che la mossa finale dei calzoni calati avrebbe dovuto riparare a qualsiasi negligenza compiuta. Insomma, è evidente che la colpa non è tanto tua, o nella tecnica, quanto nell'inettitudine delle ragazze in questione. Tuttavia, la prossima volta che ti troverai in una situazione del genere e fallirai, pensaci due volte prima di incolparci. Per questa volta passi, ma sappi che le scimmie alate sono qui, pronte ed affamate.

Di seguito, a questo proposito,

5 regole da adottare quando ci viene presentata una ragazza carina da un amico.

  1. Pronunciare il proprio nome associandolo ad epiteti scandalosi, e fare la stessa cosa non appena giunti a conoscenza del suo. Una frase tipo potrebbe essere "Piacere, Enrico lo strizzatette" "Piacere, Giulia" "Ah, Giulia la sbrodolona?"
  2. Mentre vi presentate tenete un dito in febbrile ricerca nel vostro naso, fino a procurarvi una copiosa epistassi.
  3. Tenete gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso sul suo seno durante tutta la presentazione. Fate sì che pian piano la vostra espressione passi da stupore a raccapriccio. Mormorate a quel punto una serie di malattie.
  4. Fate il solito gioco di ritirare la mano e passarvela tra i capelli esclamando "paassa in uffiiicio!". Poi sentitevi in colpa e scusatevi ininterrottamente fino alla fine della giornata.
  5. Non appena lei vi ha porto la sua mano, stringetela e, a costo di cominciare una colluttazione, cercate di infilarla tutta in bocca e spingerla giù fino a provocarvi il rigetto.

5 commenti:

Hunt ha detto...

Caro Zumbi, grazie delli delucidazioni. La prossima volta potrai aiutarmi anche con l'argenteria di nonna? Ha una patina nera che non la fa brillare più. Ho provato con una bomba, ma la credenza è esplosa in mille pezzi, e ora nel suo condominio sono tutti atei.
Per il resto, ho ricercato la "falla altrove", come suggeritomi: ho provato a falla al supermercato e dal tabaccaio, ma non ho avuto i risultati sperati. C'era troppa gente a guardare e mi sono inibito. Ci sono poi riuscito nel bidet, alla fine. Grazie.

Uno dei "must" durante le presentazioni è quello di anteporre ad ogni domanda che si farà alla nuova amica la seguente frase: "Perdonami, non ricordo il tuo nome, è un annoso problema che mi capita spesso, almeno una volta l'anno".
Alle dodicesima volta, continuare anteponendo il nome della tipa alla suddetta richiesta, per poi rivolgersi al vostro amico immaginario dicendogli: "Ti sbagli, la bambina che ho sepolto viva si chiamava Agata!".

Hunt ha detto...

Grande Big. Big Grande. Grande Grande. Big Big.

Hunt ha detto...

Caro Zumbi,
ti inoltro una richiesta di aiuto che non sono riuscito a risolvere.

Mi ha contattato un autista di T.I.R., che ha trovato molto bello questo blog, ma è disperato perchè, nonostante abbia letto con attenzione ogni consiglio, non è riuscito a trovare il "manuale del rimorchio", e ora non riesce ad agganciare il suo alla motrice.
Isso deve assolutamente consegnare 20.000 Kg di ghiaccioli in Finlandia entro il solstizio d'inverno, e ha paura di non farcela in tempo.
Puoi aiutarlo tu?

Cordiali saluti,
Antolla.

Hunt ha detto...

No Big, non mi fido di lui e non è mio amico.
Ed in effetti, riconsiderando la questione in base ai tuoi rilievi, l'inettitudine del camionista appare lapalissiana.
E’ sorto prima, però, il mio dubbio: considerando la questione in base ai tuoi lievi.
Io, comunque, gli leverei la licenza T.I.M. Anche se potrebbe sempre passare a licenza 3, ed usufruire di un bonus di chiamate pari al triplo del peso del volume del liquido spostato.

Zumbi ha detto...

vabbè va la tua discrezione sarà premiata..

così come la nobiltà d'intenti ;)