martedì, dicembre 12, 2006

5 astute tecniche per aiutare un vostro amico a fare colpo:
  • Mentre lui si avvicina con charme al tavolo dove è seduta la ragazza che ha catturato la sua attenzione scivolate silenziosamente alle sue spalle e urlando qualcosa in rumeno spingetelo con forza in modo che finisca irrimediabilmente col busto al centro del tavolo rovesciando ogni cosa. Scusatevi da parte sua asserendo che diventa così sbadato ogni volta che lo violentano.
  • Passategli vicino mentre parla con il suo obiettivo e adagiategli dei petardi accesi nei capelli, facendo segno alla ragazza di fare come se voi non esisteste.
  • Mentre sta seduto al tavolo di un locale raccontandole una barzelletta divertente avvicinatevi a lui e fingete di averlo scambiato per un urinatoio. Mentre state lì che aspettate e non succede niente, voltatevi verso di lei e ditele spazientito che in effetti non riuscite a farla se lei continua ad urlare.
  • Sedetevi al tavolo alle spalle di lui con una maglietta con una foto sulla schiena che lo ritrae mentre mangia zuppa di cipolle dalla testa di una scimmia.
  • Vestitevi esattamente come lui e cominciate un estenuante gioco dello specchio di fronte alla ragazza esterrefatta.
Diretti all'angolo della posta, quantomai ricco stavolta:

KabraKarta ha scritto con il dito sulla polenta... Per eccitarmi devo per forza essere più volte chiamato Susanna Messaggio, come posso fare? O mi porto all'appuntamento mia cugina di nome Susanna e la bombardo di sms oppure l'aiuto di Mike Bongiorno mi sarà indispensabile..Hai qualche altro consiglio per superare l'ostacolo?

Smettila Susanna, è da vari mesi che abbiamo capito che sei tu, non continuare ad offendere la nostra intelligenza nascondendoti dietro a quel nick. E quando vedi Mike digli che dopo quelle sei filippine nel portabagagli mi deve un grosso favore. Ah e poi digli che mi avanza una mano.

Catobleppa dopo aver succhiato sensualmente il dito di Kabrakarta chiede... ..mi chiedevo se conosci un modo semplice e pratico per tornare indietro nel tempo, in modo da poter creare divertenti situazioni...ad esempio: - Uccidere i genitori della ragazza con cui esco prima che lei nasca. -Predirle esattamente quando morirà. -Passare dietro le spalle del me passato in modo da sorprenderla piacevolmente... -Avvisarmi in anticipo se tanto non me la dà.

Riempi una piscina di succo di pomodoro e tuffati nel passato. A quel punto, già che ci sei, ti posso affidare qualche commissione da parte mia? Dovresti:
- Convincere i Maya e gli Aztechi ad offrire le vergini ai conquistadores in cambio della libertà invece di gettarle nei vulcani.
- Predire ad un giovane Al Bano che verrà ucciso brutalmente nel giorno in cui si troverà a meno di 2 metri da un microfono.
- Inventare la matematica ma chiamarla "popò". Parlare di lezioni di popò, problemi di popò e dire che la popò non è un'opinione aiuterà di certo la popolarità altrimenti rovinosa della suddetta materia.

Rizlo eccitato si rotola nella polenta e urla preda delle ustioni.... Solo a me provoca disfunzioni erettili la presenza di inquirenti nella stanza in cui mi trovo? E come faccio a liberarmi perlomeno dei rettili? Grazie in anticipo.

Per le disfunzioni ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista, per i rettili, sguinzaglia degli stortiqua, loro nemici naturali.

Un anonimo passando da quelle parti ha disapprovato la scena e ha mormorato a mezza bocca...
Dica zumbi, è vero che i disegnatori che hanno portato a lungo un doppio pizzo e se lo sono recemente tolto, e che pesavano un fracco e poi sono "dimagriti" sono chiaramente dei perversi latenti latitanti in quanto persi e per certi versi lattanti? in poche parole tu lo prendi in quel posto?


Qui negli uffici del MDR abbiamo fatto girare un foglio con il presente quesito, in modo che ognuno esprimesse la propria opinione in proposito. I risultati sono stati:
5 % "Viva la patata"
20% "Non ho capito bene la domanda, ma l'ho fatto apposta! Che furbetto!"
75% "Non importa, voglio solo che rizlo continui a rotolarsi nella polenta"
3% "Ho seri problemi con le percentuali".

Un altro anonimo ha abbrancato e baciato il primo, inizialmente ignaro poi appassionato, e mugola...
sono l'anonimo dell'altra volta, ecco il punto 4:
4)puzzi. per la punto quattro rivolgersi invece a mio zio peppe "o'mariuolo"

Ora è tutto chiaro. La risposta che cercavi era proprio quella che pensi di aver già saputo. Meno sei.

Holly ha ripreso tutti in super8 e adesso vi tiene in pugno e chiede... Ogni giorno a lavoro incontro l'uomo dei miei sogni... è una specie di lattina di chinotto con il riporto,accartocciata,e a tratti proprio come una lattina aperta, sputa liquidi scuri, che gli colano giu fino alle caviglie così sensualmente... Mi sono innamorata di quel suo fare da tabagista, quel suo fumarsi le matite dopo averle infilate nel naso, per dargli quel giusto aroma di catrame... adoro quel suo respiro, che ad ogni contrazione di polmone, mi ricorda il cigolio della sedia a dondolo scassata di mia nonna... e poi, e poi quel suo odore, quel misto di "fragranza del manovale a fine giornata" e "pastore sardo unisex" che lo fanno così maschio! Ma non so come fare: non mi guarda, non mi vede... al massimo all'entrata mi fa un vago "buongiovno" erremosciato, e mi lusinga inavveritamente con una pioggia di adorabili sputacchi sulla scrivania, che provvedo sempre a raccogliere in un'ampolletta... (vorrei un giorno poter estrarre da questo liquido il suo dna, e concepire il suo degno erede, in caso lui dovesse ancora ignorarmi). Ogni giorno tento di farmi notare come posso, oggi mi sono vestita da sigaretta, ma niente, non ho ottenuto nulla... non è servito doversi rotolare per le scale perchè il tubo bianco che ho indossato m'impediva il movimento delle gambe, inutile anche essersi spalmata su tutto il corpo sette buste di tabacco, essersi cotonata i capelli in verticale alla marge simpson, ed essersi data fuoco sulla cima per sembrare "più realistica"... non ho più speranze...aiutami! disperata/holly/nicorette

Cara Holly, innanzitutto mi complimento con te per la trovata del costume, qui in redazione durante la lettura della tua domanda a quel punto si è alzato un grande "iiih" di stupore, e un'aquila reale ha approfittato del momento di confusione per sfondare la finestra e rapire uno dei nostri specialisti in Mosse buffe del biliardo (Giovanni Strappallinguine, autore del best seller "Fare le flessioni sui cocci: come e ohmiodioperchè"). Certo lasciare costrette le gambe è stato un errore grossolano, ma ti abbiamo perdonato tutti in fondo. Tranne Giovanni. Le sue ultime parole mentre si allontanava all'orizzonte tra gli artigli del rapace sono state "Mah, vabbè, tutto sto casino secondo me è esagerato." Tornando al tuo problema, comunque, Il nostro consiglio è di continuare sulla strada che hai intrapreso. Coltiva il tuo catarro e fai rombare la tua trachea ogni giorno quando entra in ufficio, dirigendo poi il maltoso grumo ottenuto nei suoi dintorni, per tentarlo distrattamente. Indossa delle pipe ai piedi e poi nega che lo siano, possibilmente in francese. Macchia il tuo colletto di giallo sporco. Digli che sei cancro ascendente polmoni. Cerca di renderlo pazzo di te. Dopo che avrai fatto tutte queste cose senza risultato alcuno sarai così stanca di prodigarti per lui che finirai per ignorarlo e disprezzarlo. E' a quel momento che lui scoprirà di amarti.

In memoria di Giovanni Strappallinguine.
Ciao, Giovanni.














1986 - 2006

domenica, ottobre 29, 2006

Sempre più missive ci giungono da voi dolci passerotti per interrogarci su una questione che sembra sentiate in maniera urgente: l'abbigliamento.
Quale stile adottare? Quali capi indossare? L'accostamento dei colori segue qualche regola o si può tranquillamente continuare ad affidarsi a vecchi metodi come la lettura delle interiora di bovino? Le scarpe vanno indossate al contrario? Se sì, invertendo destra-sinistra o tacco-punta? La cravatta è una metafora dell'organo riproduttivo? O viceversa?


A queste e ad altre domande risponderemo in maniera sistematica, qualsiasi cosa questo voglia dire. Il nostro team specializzato, capeggiato dall'illustre William Vestiario (in foto), ha redatto la seguente guida ragionata:


  • A cena fuori: Situazione standard, vi siete dati appuntamento nel locale più chic che conoscete, avete prenotato il tavolo scegliendo accuratamente quello più vicino al bagno. Appena fatta accomodare lei, divellete la porta del suddetto con un calcione, e poi accomodatevi. Il disagio acustico-olfattivo che deriverà dalla vostra vicinanza agli urinatoi farà spiccare ogni vostra dote, e offrirà inoltre interessanti spunti di conversazione (che lei cercherà di evitare con evidente imbarazzo.. ma non cedete davanti alla sua timidezza, e nemmeno ai conati!). Come fare una buona impressione già dalla prima occhiata? Evitate gilet, panciotti, mocassini di meringa e corone di petardi accesi, che sono sì chic, ma ormai tremendamente fuori moda. Dovete colpire la sua immaginazione come un pelliciaio colpisce un cucciolo di foca. Truccatevi il viso come quello di un clown triste, con le lacrimone sulle guance e tutto il resto, e indossate un elegante completo sotto alla vostra salopette jeans sporca di fango. Degli stivali strettisimi con tacco da 12 centimetri vi regaleranno vertigini e complicità con le problematiche femminili allo stesso tempo. Appena lei vi vede, esordite enstusiasti con l'esclamazione "Ho il fiore che spruzza! Andiamo?".
  • Al cinema: Un cappello alto 16 metri vi renderà immediatamente riconoscibile nella ressa tipica dell'ingresso del cinema, ma mettere un gatto sulla sua cima vi renderà letteralmente indimenticabili. Delle bretelle a led intermittenti le impediranno di mettere a fuoco lo schermo per tutta la durata della proiezione: questo la costringerà, per evitare il distacco della cornea, a distogliere continuamente lo sguardo dal film per rivolgerlo verso di voi. Solo a quel punto si accorgerà che ormai tutto ciò che vi divide dalla nudità è la fodera di un ombrello a scatto.
  • A cena a casa tua: Le avete cucinato i gamberoni carammellati, il tacchino in salsa indecifrabile è pronto in forno, e le cozze in fiamme al centro del tavolo vi regalano quel tocco di intimità speciale che non può mancare in queste occasioni. Nella foto qui a fianco, un dolcissimo segnaposto che non può che impreziosire la vostra romatica tavolata. Come rendere tutto ciò perfetto? La parola chiave è: carta velina. Indossate vestiti ricavati solo da questo frusciante materiale, dalla biancheria intima agli occhiali, meglio se ritagliati e messi insieme con la colla pritt da voi stessi. Non curatevi delle trasparenze ardimentose o del fatto che le cozze al centro del tavolo verso metà serata vi avranno incenerito entrambe le maniche e costretto a gettarvi in terra precipitosamente durante la discussione: l'importante è essere disinvolti e prendere le ustioni con fliosofia. Verso metà serata alzate le mani dal tavolo interrompendo qualsiasi cosa stiate facendo, guardatela con un'espressione eccitata e aspettate in silenzio qualche momento. Quando vi accorgete che l'odore pungente ha finalmente colpito il suo olfatto, fissatevi finalmente il bacino ed esclamate raggianti: "Seeeenti come assorbe!".
  • A cena con i suoi: L'incontro con i di lei genitori appartiene ad una fase già abbastanza avanzata del rapporto con una ragazza, tuttavia tante sono state le missive che ci interrogavano su questo punto che abbiamo deciso di concedergli un piccolo spazio. Obbligatoria, in una serata del genere, è la maglietta che indosserete sotto la camicia per tutto il tempo, e che a metà serata, con la banalissima scusa del caldo, rivelerete ai commensali. Tale maglietta riporterà una foto della vostra ragazza (e loro figlia, di rimando) in una posa del tutto analoga a quella riportata nella foto qui a fianco (qualora ne vogliate una simile in tutto e per tutto, mandate una e-mail con in allegato una foto della vostra ragazza all'indirizzo fotocongrandepenegiallo@yahoo.it, oppure, per ottenerne una dal vero, recatevi al Simpsons Museum a Toronto).

Ci auguriamo che grazie a questi consigli, e ad altri che sicuramente non mancherano qualora ci fossero presentati ulteriori quesiti, non siate più assaliti da dubbi nè da giaguari impazziti quando aprirete l'armadio prima di una bella occasione.


Di seguito, un numero del tutto arbitrario di consigli sparsi su come rendersi interessanti:

Un numero del tutto arbitrario di consigli sparsi su come rendersi interessanti:
  • Quando capite che la discussione, nonostante la vostra brillantezza, sta per esaurursi, sparatevi in una spalla.
  • Durante le pause nella conversazione, tentate con un certo impegno di leccarvi la punta del gomito.
  • Fatele complimenti sulla sua dentatura dicendole "ma sono biondi naturali?".
  • Paragonatela ad attrici inventate di film inventati, ma mediocri.
  • Ditele che siete dei ricercatori cardiovascolari, ma che non avete ancora scoperto la cura per gli arresti cardiaci che provoca il suo sguardo. A metà della sua risatina di imbarazzo scoppiate in lacrime e tirate fuori un coltello a serramanico dai jeans; singhiozzando ditele "mi hai portato via mio padre, puttana".
  • Infilate nei vostri discorsi dei messaggi subliminali, tirando fuori di tanto in tanto dalla tasca, mentre parlate, dei cartellini con su scritte cose come "andiamo al letto", "sono interessante", oppure "provi una forte attrazione per me".
Ed infine, l'immancabile angolo della posta:

KabraKarta ha dolcemente sussurrato nel mio orecchio...
Vorrei farti questa domanda: " La mia ragazza dice che non vuole fare l'amore con me perchè ho una concezione molto particolare riguardo alle azalee..tu che ne pensi e come credi che possa convincerla? "

Senza applicare violenza cieca e sconsiderata è difficile uscire dall'empasse, te lo concedo, quindi ti suggerisco di passare ai sottili giochi psicologici. Dille insistentemente, e possibilmente alla presenza di personalità importanti nella sua carriera personale, cose come "E allora non darmela! E vabbè! Vabbè non fa niente, va. No davvero, se non ti vuoi concedere carnalmente non insisto. Poi, chissà che t'ho chiesto. Maledette azalee." Lanciando occhiate d'intesa a chi vi sta intorno ed incitandoli con lo sguardo a reggervi il gioco.

Catobleppa ha urlato in un barattolo pieno di fantasia...
Grazie per i preziosi consigli che mi accompagano sempre e mi rendono meno tremenda la mia agonia da overdose da analcolico moro.

Ma ora vorrei farti una domanda seria.
Da quasi 6 mesi mi trovo mio malgrado a nutrire sincero amore verso una ragazza a cui piaccio fisicamente e che adora la mia personalità, ma che preferisce darla a tutti meno che a me adducendo scuse banali quali "sono confusa" "non sò che provo per te e non voglio saperlo" "ora non posso ho lasciato il libro nella pentola a pressione e scotto non mi pace"...la domanda che mi/ti pongo è: "Prima la violento e poi la ricopro di mazzate, oppure prima la ammazzo e poi la violento?"
Sò che in genere ti occupi dell'approccio iniziale, ma anche per questa questione il tuo parere sarebbe di vitale importanza per me.
Grazie anticipatamente.

Ahi ahi, catobleppa, che mi combini? Mai concentrarsi così a lungo su una preda! Il consiglio che viene dato in gergo è: DPAADPIMNEP(ESSANMDD)HHH!PCSCCDSPMNECMFIMEUCCSDQDG (l'acronimo di distraiti, pensa ad altre donne perchè il mondo ne è pieno (e spesso sono anche niente male devo dire) he he he! poi ci stanno certe con dei seni prosperosi, ma non è che mi facciano impazzire, ma è una cosa, come si dice, questione di gusti). E comunque, qualora decidessi di scegliere per forza una delle due soluzioni da te elencate (eeh che inguaribile romanticone che sei!), ti preghiamo di filmare tutto e spedircelo.

sgroppèf ha ansimato...
COLLOTTOLISSIMA...Mi sono eccitata soltanto a leggerlo!!!

ciao ciao

Marisa

(un genio del male, nessuno scoprirà mai la mia identità segreta..!!)

Beccata. Sei Marisa.

Alla prossima, continuate ad inviarci domande e suggerimenti!

domenica, settembre 24, 2006



Alcune classifiche.

5 segnali che testimoniano che state suscitando interesse in lei, e come reagire ad ognuno di essi.

  • Il segnale - Mentre parlate la ragazza comincia a sudare freddo, le sue labbra si fanno viola e mentre le pupille si ingrossano una viscosa schiumetta le cola nel decoltè.
  • Cosa fare? - Riponete con cura la cerbottana nella custodia e gettatevi la ragazza in spalla, sommergendola di complimenti e foglie di eucalipto. Attraversate poi il locale muovendovi ad una velocità ridicola e piangendo coi soliti muggiti strazianti. Se qualcuno vi offre aiuto fermatevi, azzittitevi e fissatelo con espressione infastidita finchè non se ne va.
  • Il segnale: La sua espressione durante la conversazione segue 10 stadi: Curiosità - Pena - Interesse - Disgusto - ? - Simpatia - Chi ha incastrato roger rabbit? - Attrazione Sessuale - Depressione - Domenica In. Il decimo stadio, posto tra Disgusto e Simpatia, è segreto. Si vocifera sia fuggito in messico per sfuggire alle zanzare.
  • Cosa fare? - Arrivati allo stadio Domenica In potete passare alla fase B e urlare tabelline battendo col palmo delle mani un tempo evidentemente incostante sulle sue ginocchia, fissandola negli occhi.
  • Il segnale: Piange, coprendosi disperatamente con quei pochi stracci sporchi ed insanguinati dei quali è vestita.
  • Cosa fare?: Chiudete lo stanzino a doppia mandata e fatele saltare il pranzo, il sapore dei suoi escrementi le insegnerà ad evitare queste scene patetiche (ma che comunque dimostrano interesse).
  • Il segnale: Parte improvvisamente alla ricerca del Sacro Graal, lasciando la birra a metà.
  • Cosa fare?: Finite la birra e ridete a crepapelle del fatto che in "Graal" ci sono due vocali vicine. Ricordate poi che in "aiuola" le vocali a contatto sono 4,e rotolatevi a terra dal divertimento, quasi a morirne.
  • Il segnale: Vi fissa negli occhi sorridendo e ridendo alle vostre battute, anche quelle più scadenti.
  • Cosa fare?: Interrompere improvvisamente il dialogo in preda a una tosse convulsa. Senza mai smettere di tossire, rubate una bustina di ketchup dal bancone del locale ed apritela, versandovela nelle mani come ad emulare del sangue (ignorate il fatto che lei vi sia davanti durante tutta l'operazione e che possa vedere perfettamente cosa state facendo). Mostratele poi le mani ed il viso sporchi di salsa di pomodoro con espressione allarmata e preoccupata. Interrompete infine la tosse ed avvicinatevi con un guizzo repentino per baciarla.
Le 10 parole più afrodisiache:

  • Cingolo
  • Solfa
  • Viscere
  • Formina
  • Collottolissima
  • Pachino
  • Xilofono
  • Rubb[...]bbio*
  • Decatramare
  • Moccia
* All'aumentare delle "b" l'effetto afrodisiaco della parola aumenta vertiginosamente. Uno dei nostri studiosi più impegnati, il dottor Mammamia, ha impegnato suo cugino, il signor Ziaperme, in un test sull'argomento, facendolo indugiare su quella "b" per 27 anni. Per tutto questo tempo i due hanno intrapreso viaggi intorno al mondo, organizzando spettacoli per raccogliere fondi che sostenessero tale esperimento. Quando alla fine del 27esimo anno il signor Ziaperme ha pronunciato la sillaba "-bio", nel raggio di 46 chilometri intorno alla sua persona si è propagata un'immane onda d'urto orgasmica che ha mietuto 6 vittime e 45 dispersi.



Il signor Ziaperme

durante il suo tour
del '96 in Danimarca.






Una folla di curiosi accorsi
ad una delle celebri esibizioni
del duo.







Il signor Ziaperme nel leggendario
momento in cui ha pronunciato
l'ultima sillaba.





L'angolo della posta

Di fronte alle pressanti domande che ci vengono poste, risponderemo in maniera sparsa e nettamente insoddisfacente.

Rizlo ha chiesto pudicamente...
Dottore, io mi eccito guardando due locuste che si accoppiano su una lacoste. E' normale?

Caro Rizlo, direi che al di là della singolare morbosità che trabocca dalle tue parole (si vede che ci segui, passerotto! bravo!), la cosa in assoluto più preoccupante della tua domanda è la totale ed imperdonabile assenza dell'avverbio "ferocemente". Ti prego di riflettere a questo proposito.

Antolla ha domandato non senza malizia...
Dottore, prima di tornare dalle ferie ho chiesto alla mia ragazza se le andava di farlo anche con sua mamma.

Adesso è dentro per violenza sessuale aggravata e incesto, e io mi sento solo. Cosa posso fare?

Il rimedio contro la solitudine è la compagnia. Nella compagia bisogna entrarci. Ma la compagnia è uno stato d'animo. Senza passaporto, dunque, non ti posso aiutare. Tuttavia, per uscire dall'empasse del caso, io consiglio sempre di raccontare alla presenza di persone particolarmente sensibili una barzelletta disgustosa che comprenda la presenza di un neonato curioso e di una mototrebbiatrice fuori controllo.


Un anonimo ha detto con immenso savoir faire...
zumbi sei un poraccio!

1. non fai ridere manco per il cazzo.

2. aggiorni quanno cazzo te friccica er culo.

3. sei frocio.

Caro Anonimo (ma sei proprio tu, quello che ha inventato tutte quelle frasi argutissime?), non posso che farti notare l'assenza del punto numero 4, qualunque esso sia. Ti prego di rimediare, altrimenti non ti posso rispondere!

Catobleppa ha gorgogliato affondando in un analcolico biondo...
Dottore continuo a pensare alla cannuccia e alla diarrea...AAAAAAAAaaagh!NOOOooo!!!

Cerca di distrarre la tua mente. Poi, mentre si è assopita vicino al bivacco, tagliale furtivamente la gola, recidile lo scalpo e, dopo averle rubato il cavallo dirigiti al galoppo verso la rupe più vicina, urlando a squarciagola qualche banalità contro la luna.

Alla prossima!

lunedì, luglio 31, 2006

Rieccoci di nuovo su queste pagine, dopo una lunga attesa. Molti di voi ci hanno chiesto il perchè di questa lunga assenza, accusandoci a volte di trascuratezza nei vostri confronti. A queste persone vorremmo chiedere innanzitutto di inviarci il loro recapito preciso e una lista delle 10 cose a cui tengono di più nella vita, e che mai e poi mai vorrebbero vedere distrutte, incenerite o morte.

Di seguito poi ci terremmo a precisare che questo lungo silenzio non è dovuto ad una nostra presunta negligenza, o a disinteresse. In queste settimane infatti il nostro team ha ricevuto il primo ingaggio ufficiale della sua storia!


Un magnate delle acciughe ci ha inviato la seguente missiva. Modificheremo le parti del testo che possano permettervi di risalire alla sua identità, per motivi chiaramente professionali.

Salve, sono Omar Hansenofulos (ma può anche darsi che non mi chiami così).
Il mio problema con il gentil sesso ha raggiunto dei livelli inaccettabili, non riesco a relazionarmi con le ragazze, vengo investito da un soffocante senso di inadeguatezza ogni volta che ne vedo una leggermenete carina. Ho tentato di seguire i vostri consigli, mi sono documentato leggendo ogni testo esistente che trattasse il problema. Ho letto "Piccolina tu mi turbi. A quando il mas-?" di John Figaccione, "Un indecifrabile collage astratto di consigli, spesso inutili, a volte anche dannosi" di David Fuffù, "134 frasi per ottenere dell'ottimo mais tostato, e a volte il suo rispetto" di Giovanni Buttalaincaciara
e "Tecniche per inserire con pertinenza in qualsiasi conversazione il concetto che la raccolta differenziata è inutile perchè tanto poi i camion della spazzatura mischiano tutto." di Trevor Girella. Nessuno di questi testi mi ha aiutato. Le mie conversazione tipo, quelle poche volte che riesco a vincere l'imbarazzo, sono più o meno cose del genere:

Omar (ossia io, ma forse non è il mio vero nome) - "Salve"
Ragazza - "E tu chi cazzo sei? Mioddio fai cagare!"
O - "Eh! che ci vuoi fare. Come ti chiami?"
R - "pfffffft!!" (spray urticante negli occhi, comincio a lacrimare, gli occhi bruciano. Il resto della conversazione si svolge tra me e uno sgabello vuoto, non mi rendo conto he lei se n'è andata via. La mattina dopo, al mio risveglio avverto un dolore fortissimo all'inguine, sul cuscino accanto al mio uno sgabello da bar scheggiato mi ammicca fumando)

oppure

Omar - "Sai, ti ho vista dall'altra parte del locale, e ti trovo carina"
Ragazza - "Oh, beh, grazie"
O - "prego"
R - "..."
O - "No davvero, prego, sono religioso"
R - "haha"
O - "non è una battuta, puttana carina"
R - "scusa che hai detto?"
O - "sei sorda o che?"
R - "ma vai a fare in culo, stronzo!"
O - "mi lasci il numero, testa di cazzo?"

o anche

Omar - "Heilà. Ti piacciono le bestemmie?"
Ragazza - "Scusa?"
O - "Il mio ghepardo ha caldo"
R - ".. cosa?"
O - "Ti stanno bene questi occhiali."
R - "Oh beh grazie, ma io non indosso occh.."
O - "scusa se ti interrompo, ma devo dire assolutamente una parola buffa. Masaccio."
(di seguito a questo punto la ragazza comincia a parlare con me, a volte per ore, solo che poi diventiamo troppo amici.)

Insomma, avrete capito che il mio problema è arrivato a livelli critici. Ho 35 anni, ancora non ho una ragazza, e ho paura di dover passare la mia vita da solo. O al massimo con uno sgabello da bar. Per fortuna almeno economicamente non me la passo troppo male, quindi vorrei chiedervi se fosse possibile ingaggiare tutto il vostro team per togliermi da questa situazione onestamente insostenibile. Vi ospiterò nella mia villa per un mese, e, spesati in tutto e per tutto, mi osserverete e mi studierete fino anche capirete qual'è il mio problema. Abito a Riffa City, nel'Ontario del nord, a Fugaccino Road, 45bis (o 46bis? chissà!).

Distinti saluti,
Omar (?).


Recatici tempestivamente da Omar abbiamo intrapreso una delle imprese più dure che il nostro team si sia mai trovato ad affrontare. Omar è una delle persone più insulse ed impacciate sulla faccia della terra, e al termine del mese passato in sua compagnia abbiamo capito che questo era il suo problema, e gliel'abbiamo detto. Con un piglio altamente professionale, mentre dormiva gli abbiamo lasciato un biglietto sul cuscino, che diceva:

"Omar, fai ride i polli. Sei proprio ridicolo. Ma non sai quanto. Guarda, il metodo per migliorare la qualità della tua vita non posso dirti qual'è per problemi di tipo legale, ma insomma, ti dico solo di cercare di riuscire lì dove Gino Paoli ha fallito. E non parlo della musica."

Dopo di che abbiamo lasciato la villa, ubriachi.

Al ritorno da questa esperienza professionale che non potevamo far a meno di condividere con tutti voi, ci congediamo lasciandovi con la classifica de

Le migliori 5 frasi da approccio:

  • "Hei. La mente umana è incredibile, sai? Guarda cosa ti faccio con solo due parole sconnesse. "Cannuccia" e "diarrea". Eh?".
  • "Ti propongo uno scambio equo. Birra e vagina."
  • "Che ci fa una come te in un locale rispettabile e pulito come questo?"
  • "Stanotte ho sognato di incontrare proprio te, proprio in questo bar. Ma tu eri un generale nazista, il bar era un furgone rosa e finivamo per fare sesso con un serpente."
  • "Tuo padre è un ladro, perchè ha rubato due stelle al firmamento e ci ha fatto i tuoi occhi. Traffico d'organi interplanetario, è fottuto. Ti volevo solo avvertire."
A presto!

lunedì, giugno 19, 2006

Bentornati sulla pagina più utile del web!

In questi ultimi tempi, per venire incontro alle vostre necessità diciamo"stagionali", il nostro team di ricerca si è messo al lavoro in un campo quantomai scottante: l'abbordaggio nei paesi esteri. Muovendosi alla ricerca di costanti che permettessero di costutuire una serie di linee guida all'interno di tale argomento, l'equipe di scienziati è riuscita a suddividere le varie tecniche in base alle aree geografiche. Qui di seguito riportiamo le più comuni.

1. ZAIRE

Questa pittoresca meta del turismo mondiale è rinomata, più che per l'ottima birra al pomodoro che vi viene prodotta, per l'incredibile densità di bellezze che la popola. Fondamentale, nell'approcciarsi con la popolazione locale, è dimostrare un grande rispetto nei confronti della loro religione. Continuamentre bisogna far riferimento alle loro numerose divinità, e sempre con molta attenzione, dimostrando reverenza ed ammirazione. Di seguito riportiamo le 4 più importanti:


Gunther, il dio della fertilità, è uno dei più adorati. I festeggiamenti in suo onore si protraggono per minuti interi, ogni mercoledì verso le sei.




Astharus, dio delle battaglie e del sangue raggrumato nel naso, temuto e riverito soprattutto dagli anziani, che hanno memoria della guerra e terrore dei fiocchi.




Gugghinatt, che nella nostra cultura assomiglia vagamente ad un frisbee di Hulk, è il dio del dormire a bocca a perta.




Hollè, divinità controversa, che alcuni assimilano alla morte, alcuni alla sazietà, altri ancora ai giochi da villano, riscuote una certa popolarità presso i giovani zairesi, che ne calzano riproduzioni fedeli ai piedi.




Insomma, è importante che quando incontrate una giovane zairese non offendiate in alcun modo il suo Olimpo. Per il resto, applicando le regole che viabbiamo precedentemente insegnato, il successo dovrebbe esservi assicurato.

2. SPINACETO

La seconda meta del piacere che oggi sarà trattata è, per l'appunto, Spinaceto, un quartiere periferico della Capitale. E' importante, prima di addentrarsi in una landa del genere, premunirsi dei vaccini adeguati. Il nostro team è stato decimato da un'epidemia di Efilizionia, una tremenda malattia del sistema nervoso che induce all'immediata e fedelissima imitazione del falco reale. La malattia di persè non uccide, è anzi spesso motivo di grandi risate in piazza. Ma non quando sta sfilando un corteo di cacciatori miopi nervosissimi. La popolazione locale è caratterizzarta da un forte attaccamento verso lo sport, dimostrarvi amanti dell'attività fisica farà schizzare in alto la vostra stima presso le ragazze del luogo. Sudare in maniera copiosa ed inspiegabile, aggiustarsi continuamente il sospensorio con calma e dedizione estraniandovi per qualche secondo dalla conversazione ed esultare di tanto in tanto in preda ad un'irrefrenabile gioia cercando con lo sguardo intorno a voi un consenso ed un entusiasmo ovviamente assenti sono decisamente le cose da fare, a Spinaceto.

3. IL VOSTRO SGABUZZINO, ANZI NO, CASA DI NONNA AL MARE, VA'
Quale meta più esotica può esistere al mondo, che non sia casa di vostra nonna al mare? Numerosissime. Tuttavia in questo luogo parleremo di quello. I nostri esperti di case di anziani presso località balneari hanno constatato un fatto che ha dell'incredibile: una costante comportamentale delle ragazze intorno alle case delle nonne al mare. Probabilmente gli effluvi della minestra in pieno agosto o del sudore octuagenario che si sprigiona durante il sonno del primo pomeriggio creano intorno all'abitazione un microclima che induce la popolazione femminile a seguire delle costanti innegabili. Un innato terrore nei confronti dei fiocchi d'avena (e come non ricollegare a questo il terrore dei fiocchi così diffuso nella popolazione ultrasettantenne zairese?) e la passione per giochi come backgammon, monopoli e strega di mezzanotte caratterizzano quindi una popolazione femminile che, conosciute queste semplici regole, è morbida cera da plasmare nelle vostre mani vogliose e sudaticcie. Una volta adocchiato il vostro obiettivo, avvicinatevi a lei con fare disinvolto ed una busta di carta da spesa colorata di arancione pronta nelle mani, che all'occorrenza avete celato dietro la schiena. Una volta giunti alle sue spalle gettate la busta, che in effetti è del tutto inutile, urlatele nell'orecchio "ATTENTA CAZZO!" e poi di fronte alla sua faccia terrorizzata esibitevi nella danza rituale di accoppiamento riportata di seguito:
L'effetto è assicurato. Ricordatevi che durante tutta l'esibizione è vivamente consigliato un continuo borbottare, da interrompere solo nel punto 10, che dura un paio d'ore, durante le quali dovete sembrare veramente morto, e trattenere il respiro.

Presto aggiungeremo nuove mete a questo provvisorio elenco! Si accettano a questo proposito segnalazioni da parte vostra.. presto passerotti, le vacanze si avvicinano! Non vi vorrete trovare nel mezzo del deserto dei gobi senza sapere come approcciare le cubiste che lo affollano!

lunedì, giugno 12, 2006

Benvenuti nell'angolo della posta!
In queste ultime settimane sono stato sommerso da valanghe di lettere, telegrammi, e-mail, raccomandate e qualche biglietto pieno di polvere bianca che mi ha costretto a licenziare 5 segretarie per decesso. Grazie, grazie, amici, per aver reso questa avventura così emozionante, grazie per il sostegno che ci date, senza di voi davvero non ci sarebbe niente di tutto questo. Un ringraziamento particolare a Lucola di Teramo, che ci scrive che si sente solo da quando il suo gattino Pepè è finito sotto una macchina l'anno scorso. L'auto ha cercato di avvisarlo con due colpi di clacson, ma il povero animaletto si è voltato verso di lei, sentendosi chiamato per nome. E come non dare un grosso abbraccio anche a quei simpaticissimi bricconcelli dei fratelli Voltigiani, di Roma in Canada, che ci pregano di pubblicare questa bellissima poesia d'amore inventata (pensate un pò!) con l'aiuto del loro psicologo :

Quante dita
nella mano ,
quanti peli
il deretano,
io li stacco, meraviglia,
e li scambio con le ciglia
poi ti faccio uno,,, scherzetto
e la faccio dentro al letto
dentro il letto il clima è mite
e comunque ho l'epatite.

E' impressionante perchè proprio in questi mesi i nostri esperti erano al lavoro sullo studio della metrica, ed erano vicini all'invenzione di qualcosa di molto simile alla tripla virgola! Prodigi dell'ispirazione.

Ma passiamo con disinvoltura ed un pizzico di emozione alla missiva che è arrivata in redazione qualche tempo fa, inviata da Antolla, uno dei nostri passerotti più affezionati:

"Ho provato ad attuare una tattica simile a quella, da te descritta, di nascondersi sotto la sabbia e poi spuntar fuori sul più bello. Ve la racconto, a dimostrazione che è attuabile ma non tanto redditizia.

Location: Roma, circa 7 anni fa, a casa di inseparabili amici/colleghi dell'università.

Problema: Arrivano di soppiatto tre conoscenti (due ragazze ed un ragazzo) dell'amico-padrone di casa. Come stupirli?

Soluzione: Antolla si nasconde nell'armadio e al segnale concordato esce fuori e si inventa qualcosa (tipo la parodia di Rambo o un orgasmo di pecore).

Aggiudicato.
Mi nascondo nell'armadio, portando con me una bottiglia di vino rosso quale fonte di ispirazione.
Passano i minuti, i tipi si presentano, parlano di tutto un pò e i miei amici/colleghi, in preda ai fumi del fumo, nonchè visibilmente scossi dalla bellezza delle ospiti, si dimenticano del tutto di me e del segnale concordato.
Io inizio a sudare e divento un pò rosso in the face, per una strana forma esotica di claustrofobia.
Dopo 20 minuti di clausura, decido che è arrivato il momento. Apro l'anta ed entro in stanza. Ovviamente attiro subito l'attenzione: una di loro gridacchia, pure.
Poi, qualche secondo di silenzio, tutti (me compreso) sbigottiti per la sorpresa e/o il ricordo dell' "ecco dove cazzo era finito", ed io esclamo: "Ragazzi, in cantina c'è un casino infernale, ho trovato solo questa bottiglia che non è un granchè... Piacere, sono il sommelier di casa..." (Lo so, avrei potuto fare finta di essere l'uomo nero e massacrarli tutti. Ma sono buono e, poi, l'ergastolo non mi andava).

Finale: Le tipe non hanno fatto altro che concentrare la loro attenzione su questo strano sommelier dal viso paonazzo, fino a che non se ne sono andate.
Ottimo direte voi. Però...
Però erano anche convinte che, nell'armadio, ci fosse davvero la cantina. Certo, una cantina in stile Luigi XIV, ma sempre una cantina.
Alchè, abbassandomi i pantaloni, ho proposto un'orgia, che ci stava tutta.
Hanno rifiutato, e l'odore non era dei migliori.
Se ne sono andate dopo pochi minuti.
Dopo, non le ho mai più viste.

Zumbi, dove ho sbagliato? Ho detto che il vino non era un granchè?

Antolla."

Caro Antolla, beh che dire? Sei un nostro antesignano, qualsiasi cosa significhi. E' difficile in tutto questo individuare con precisione il tuo errore. Additare l'assenza di costumi da drago e stendini in fiamme all'interno della vicenda sarebbe troppo, troppo facile, quindi siamo spronati a ricercare la falla altrove. Probabilmente pronunciare malissimo la parola "sommelier" e parlare alternando grida a sussurri ti avrebbe fatto guadagnare punti con le ragazze.. vero è, però, che la mossa finale dei calzoni calati avrebbe dovuto riparare a qualsiasi negligenza compiuta. Insomma, è evidente che la colpa non è tanto tua, o nella tecnica, quanto nell'inettitudine delle ragazze in questione. Tuttavia, la prossima volta che ti troverai in una situazione del genere e fallirai, pensaci due volte prima di incolparci. Per questa volta passi, ma sappi che le scimmie alate sono qui, pronte ed affamate.

Di seguito, a questo proposito,

5 regole da adottare quando ci viene presentata una ragazza carina da un amico.

  1. Pronunciare il proprio nome associandolo ad epiteti scandalosi, e fare la stessa cosa non appena giunti a conoscenza del suo. Una frase tipo potrebbe essere "Piacere, Enrico lo strizzatette" "Piacere, Giulia" "Ah, Giulia la sbrodolona?"
  2. Mentre vi presentate tenete un dito in febbrile ricerca nel vostro naso, fino a procurarvi una copiosa epistassi.
  3. Tenete gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso sul suo seno durante tutta la presentazione. Fate sì che pian piano la vostra espressione passi da stupore a raccapriccio. Mormorate a quel punto una serie di malattie.
  4. Fate il solito gioco di ritirare la mano e passarvela tra i capelli esclamando "paassa in uffiiicio!". Poi sentitevi in colpa e scusatevi ininterrottamente fino alla fine della giornata.
  5. Non appena lei vi ha porto la sua mano, stringetela e, a costo di cominciare una colluttazione, cercate di infilarla tutta in bocca e spingerla giù fino a provocarvi il rigetto.

sabato, giugno 03, 2006

Guida per la spiaggia

L'estate si avvicina, e con essa si fanno attuali i soliti problemi di tutti voi passerotti. Chi ha quei fastidiosi chili in più e teme la cosiddetta prova costume, chi non ha un filo di torace, chi ha paura della sabbia, chi quelle fastidiose escrescenze sulla schiena che secernono appiccicume sull'asciugamano. Come fare per aggirare tutti questi ostacoli in così poco tempo? Molti diranno che non si può, e in realtà sono abbastanza vicini alla ragione.

Ma loro non fanno parte del team del Manuale del Rimorchio.

Una equipe di nostri esperti (nella foto, da sinistra a destra: Roberco, Federinzio e Buglio. Buglio subito dopo lo scatto si è reso improvvisamente conto di non avere più alcuna stima di sè) ha esaminato la problematica sotto ogni angolazione, ed hanno redatto una piccola ma utilissima guida per la spiaggia.

Prima di tutto, l'abbigliamento. Il costume può dimostrarsi sin dall'inizio la carta vincente in alcune situazioni. Le tipologie consigliate sono fondamentalmente tre:
  1. A due pezzi: Acquista fascino allorchè i due pezzi vengano indossati al contrario, qualsiasi accezione si voglia dare alla parola "contrario". Attenzione però ai tanga, che potrebbero irritare il vostro zizì o peggio soffocarlo con il cosiddetto "effetto impiccagione". Indossarlo vi farà sentire da subito più vicini alle problematiche femminili. Qualora vedeste delle persone che con aria affannata si dirigono verso di voi correndo taser alla mano è evidente che vogliono complimetarsi con voi. Lo potete desumere anche dal fatto che i loro vestiti recano la scritta "Buoncostume".
  2. Da bigfoot: in qualsiasi negozio di carnevale potrete trovare questo delizioso costume completo di pelliccia e grandi piedoni. Ha l'evidente scopo di mascherare con una certa classe alcuni dei difetti ai quali abbiamo accennato prima. Le temperature folli che si possono raggiungere all'interno del costuime inoltre possono avere un triplice effetto benefico: farvi sudare come un tricheco in una chiesa in fiamme e quindi perdere velocemente qualche chilogrammo; provocarvi allucinazioni con le quali sconfiggere il senso di solitudine che tale abbigliamento può arrecare; stordirvi quel tanto che basta per perdere ogni inibizione. Gridare aiuto implorando pietà vi verrà incredibilmente naturale.
  3. Trasparente: questo è sicuramente uno dei più consigliati, è difficile trovarlo sul mercato, ma basta una pellicola di cellophan e un pò di fantasia per fare la magia. Da indossare in colmpleta disinvoltura. Consiglio da espertone: una volta indossato, cercate di trovare ogni scusa per piegarvi allargando le gambe. In caso di persone che accorono verso di voi, vedete il caso del costume a due pezzi.
Una volta che il problema costume è stato risolto, dovete scegliere per bene una modalità di comportamento adeguata. Mettiamo il caso che vi vogliate aggregare ad un gruppo di simpaticoni, frequentato magari da colei che vi fa battere il cuore, che fino a quel momento vi ha impietosamente scansato. Prima di tutto, osservateli a distanza, e studiate le loro abitudini: dove si radunano di solito, quali giochi fanno in acqua, dove vanno a fare i bisogni. Le modalità di approccio sono molteplici.
  1. Potete, una volta individuato l'appezzamento di spiaggia che di solito occupano, nascondervi completamente nella sabbia e attendere che si radunino intorno a voi. Portate con voi un barattolo vuoto. Dopo una mezz'oretta che tutti sono arrivati, nel bel mezzo di un loro discorso, alzatevi a sedere di scatto, e chiedete alla persona più vicina a voi se riesce ad aprire il vostro barattolo. Per giustificare un gesto così peculiare spiegate che nel barattolo tenete l'ultimo respiro di vostra madre.
  2. Un'altra modalità di approccio è quella della cosiddetta "simpatia contagiosa". Mentre loro stanno giocando che so, a frisbee nell'acqua, voi avvicinatevi e cominciate a bersagliare la testa di una delle ragazze con delle forti pallonate. Fatelo sorridendo, ma chiedete comunque scusa ogni volta.
  3. Mentre strimpellano Battisti avvicinatevi di soppiatto al loro fuocherello e spegnetelo orinandoci sopra, mormorando una cantilena che dice "questo lo faccio per gli alpini, abbiate rispetto, abbiate rispetto". Dopodiche sedetevi i mezzo a loro e, mano alla tempia, oscillate come solo voi sapete fare.
  4. Comperate un quarto di bue ed alcune frattaglie, e scagliatele improvvisamente in mezzo al loro circolo. Poi avvicinatevi e lemantatevi del fatto che si siano insabbiate tutte, accusandoli dell'accaduto.
Insomma ragazzi, una veloce infarinatura sulle modalità di comportamento da assumere ve l'abbiamo fornita, seguiranno approfondimenti su alcuni aspetti più particolari ed avanzati del problema "spiaggia", e risposte alle vostre domande più frequenti, come ad esempio quanti e quali granelli di sabbia ci sono di media in una spiaggetta carina, cosa bisogna fare nel caso in cui lei si dimostri interessata più alle cicche di sigarette spente nella sabbia che a voi, o se è giusto eticamente fingersi un calamaro gigante arenato.

lunedì, maggio 29, 2006

10 semplici regole per fare bella figura durante la passeggiata nel parco
  1. Contare ad alta voce ogni passo. Arrivati al numero cento fermatevi e contate all'indietro, assumendo un'aria preoccupata e un tono ansioso mano a mano che il conto alla rovescia si avvicina alla fine.
  2. Ogni tanto scattate di qualche passo in avanti, e poi aspettate che lei vi raggiunga, pazientemente.
  3. Tenete due palline da tennis sotto la maglietta, come a rappresentare dei seni. Quando lei acennerà alla cosa, inizialmente divertita, dimostrate di non sapere di cosa parla. Più o meno a metà passeggiata tiratele fuori e lanciatele con furia verso l'orizzonte.
  4. Vestite come voi un cane di grossa taglia. Presentate lui all'appuntamento ed osservate la scena a distanza.
  5. Di tanto in tanto interrompete la camminata e precipitatevi dietro un cespuglio con una mano sul ventre e il volto paonazzo.
  6. Presentatevi all'appuntamento totalmente avvolti in bendaggi bianchi, indossando un impermeabile, un cappello e degli occhiali da sole. Per prima cosa passatele un bigliettino con su scritto "C'è stato un incidente in laboratorio".
  7. Impugnate un frisbee e, durante tutta la passeggiata, fate scattare il polso come se lo steste per lanciare.
  8. Interrompetela in continuazione per farle notare la presenza di uccellini sugli alberi.
  9. Lamentatevi con seria indignazione della nudità degli animali che si aggirano nel parco, calciando tutti quelli che vi capitano a tiro.
  10. Chiedetele se avete il permesso di farle una foto. Se si rifiuta insistete. Una volta che ha accettato e si è messa in posa, voltatevi e correte con tutte le forze.

mercoledì, maggio 24, 2006

Il capitolo qui di seguito raccoglie una serie di indicazioni che vi aiuteranno in una delle situazioni più comuni eppure più difficili e delicate nelle quali vi troverete durante la vostra scalata verso il suo amore: la serata al cinema.

La serata al cinema

1. L'invito

Innanzitutto, ma questo non credo ci sia nemmeno bisogno di speificarlo, offritevi per accompagnarla al cinema. Darle un appuntamento vi fornirà inoltre l'occasione per mettere in atto il nostro vecchio giochino che chiamiamo "jet lag". Lo ricordate? Voi le dite "Allora passo alle sette!" non specificando il fuso orario di riferimento. Aspettare 5 ore e poi essere svegliati nel pieno della notte da una vostra carezza (e se avete studiato per bene il capitolo 18 su "come introdursi nottetempo in casa sua trasportando un delfino morente per improvvisarle una serenata" sapete come agire) servirà ad abituarla a non dare niente per scontato con voi. Ok, ci siamo, lei è pronta, ed è bellissima come al solito. Al cinema con voi dovrebbero esserci anche altri amici, che sei stato incaricato di contattare tu. Naturalmente non puoi permettere che vengano, quindi li hai contattati e poi uccisi o immobilizzati uno per uno. Ma attento a non scoprire il tuo gioco! Ogni volta che lei ti chiede dove sono gli altri, tu copri le sue parole con l'imitazione del pianto sfrenato di un bambino che hai imparato con le nostre audiocassette. Mi raccomando l'espressione impassibile e lo sguardo vacuo. Desisterà. Ed eccovi, dunque, comprate i biglietti, prendete posto in sala. Voi avete già visto almeno una decina di volte il film in questione, e questo vi permetterà di recitare a memoria e con qualche secondo di anticipo tutte le battute. Se ci riuscite, fatelo in falsetto, caratterizzando con strani accenti ogni personaggio. Importantissimo è, durante il primo quarto d'ora e la presentazione dei personaggi, specificare immediatamente chi morirà e chi no. Basterà un semplice e disinvolto "Ah lui muore.".

2. La scena di sesso
Ed eccovi davanti ad uno dei momenti più delicati della serata. Sullo schermo c'è una scena di sesso. E qui dipende da voi passerotti. Noi vi poniamo di fronte alcune scelte, ma sta a voi e solo a voi riconoscere quella che fa per voi. Le alternative sono:
1. Un lungo e ritmato fischio da pastore che accompagni l'andamento dei corpi sullo schermo.
2. Mugolii di apprezzamento, accompagnati dal portare continuamente le dita alla bocca con fare sensuale.
3. Continue gomitate di intesa alla vostra bella, di crescente violenza.
4. Un lungo e ritmato fischio da pastore che accompagni l'andamento dei corpi sullo schermo, ma in levare.
5. Inframmezzare la scena con uscite buffe come "Alè!", "Ah però!", "Eeeeeeeeandiaaamooo" o il classico "Dajelo tutto zioo".
Manco a dirlo, sarà quella l'unica scena della quale vorrete discutere all'uscita.

3. Lo spavento

Vi portreste trovare in un altro momento di imbarazzo nel momento in cui, durante la visione di una pellicola dell'orrore, un improvviso colpo di scena vi facesse involontariamente sussultare sulla poltrona. Dimostrarvi così impressionabili potrebbe farvi perdere punti ai suoi occhi. Per questo, subito dopo il sussulto, sarebbe bene sfruttare l'adrenalina accumulata con lo spavento scattando in piedi e lanciando una violenta e secca bestemmia verso lo schermo, seguita da un "m'hai fatto cacà sotto!". Sedetevi poi di scatto, lanciandole rossi in volto e cn le lacrime agli occhi un grande sorriso sudato. Aver già visto il film, come precedentemente suggerito, aiuterebbe a prevenire un problema del genere, dandovi anche modo, in verità, di sottolineare tali momenti di spavento, dei quali voi conoscete a memoria la tempistica, con suoni improvvisi o colpi sulle braccia. Nella foto, una dimostrazione il laboratorio di codesta tecnica.

Presto ritorneremo sull'argomento, dato che da molti di voi ci è stato segnalato come molto interessante e complesso. Inviateci i vostri suggerimenti, o proponeteci le problematiche che non abbiamo ancora trattato in questo ambito.

lunedì, maggio 08, 2006

Per darvi il tempo necessario a mettere in atto le nostre tattiche abbiamo deciso di fare una piccola pausa nella proposizione delle tecniche di rimorchio, dedicando l'odierno spazio ad un vero e proprio retroscena sullo staff del "Manuale del Rimorchio" che, e forse non tutti lo sanno, opera nel campo delle tecniche di abbordaggio da decenni. Si può forse dire che in effetti tale area di ricerca sia nata proprio grazie a noi.
Qui, da anni, per servire voi passerotti!





Due dei nostri scienziati
confrontano i risultati delle
analisi di alcuni campioni
di autostima, cogliendo al volo
l'occasione per essere ambigui.











Il nostro staff al completo festeggia
l'inaugurazione della nostra prima fossa comune








La nostra tecnica di laboratorio, Dalila Aha, impegnata nel popolarissimo gioco "trova gli oggetti bianchi dalle forme più strane, indossa dei guanti e falli toccare tra di loro facendo versi strani con la bocca".


Attanasio Mumble, uno dei nostri maggiori ISM (individui senza mansioni), cerca nelle cellule del suo cuoio capelluto residui di una dignità perduta ormai da generazioni.








Uno dei nostri impiegati alle public relations si gode la sua pausa caffè.






Edvige Palcoscenico, nostra esperta di curling, dimostra quanto può essere semplice sbagliare quando ci viene chiesto di alzare il braccio destro.






Due nostri scienziati nel '45.







Alla prossima!

Lo staff